RECENSIONE: “Troppo poco amore” di Valentine Bovary




Titolo: Troppo poco amore
Autore: Valentine Bovary
Editore: Self-Publishing
Genere: Romanzo Rosa
Data uscita: 25 dicembre 2019
Formato: Ebook 


SINOSSI

La vita è impietosa, colpisce là dove meno dovrebbe accanirsi e nel farlo non si dà pena.
Questa è l’amara riflessione del giovane Adrien, quando un evento tragico getta nel baratro la sua famiglia. Ed è in quel frangente che il ragazzo fa una promessa a se stesso: non sarà mai più vittima dei colpi bassi che la vita sferra a tradimento.
Quasi un ventennio dopo, l’incontro con Juliette, così differente sotto ogni punto di vista dal genere di donne alle quali Adrien è solito accompagnarsi, risveglia l’uomo dal torpore e lo sconvolge nel profondo. Juliette è una tavolozza variopinta. Tutto, di lei, lo affascina. La donna è un fulmine a ciel sereno nella cruda realtà di Adrien, dove ogni cosa ha il suo tornaconto.
Con Juliette, travolto da un sentimento potente che non gli darà scampo, lui volgerà nell’uomo che mai pensava di poter diventare.
E quando la vita si prenderà gioco di lui, il primo pensiero di Adrien sarà che quello scherzo del destino possa essere il contrappasso per una vecchia colpa mai espiata.

RECENSIONE

Cosa ho fatto di buono perché tu mi fossi destinata, eh Juliette? Niente. Sei il disincanto, la purezza, la tortura più dolce e insopportabile. Non vorrei toccarti, non vorrei sporcarti, ma la mia volontà non è così forte da rinunciare a te. Voglio profanare ovunque il tuo candore, affinché possa contagiarmi.

Eccomi qua a parlarvi di questa stupenda e meravigliosa storia.
Non so quanti di voi conoscano l’autrice, io ho avuto il piacere di leggere il suo primo lavoro e già allora ero rimasta impressionata dal suo stile diretto, crudo, senza giri di parole.
Spesso vogliamo trincerarci dietro falsi pudori, sentirci persone al di sopra di altre, puntare il dito contro questo o quello. 
Valentine invece ha saputo descrivere minuziosamente cosa si è capaci di fare quando l’amore bussa alla porta, quando per colei o colui, il cui cuore batte forte, si è disposti a fare di tutto, anche l’inimmaginabile.
Lo so che sembra abbia detto tanto ma in effetti non ho detto nulla, ma chi mi conosce sa che non amo spifferare come si evolve la storia dei libri che leggo, sa che amo più buttare qua e là qualche estratto o qualche frase che più mi fa battere il cuore e in Troppo Poco Amore ce ne sono stati più di uno, ma per evitare spoiler, ne scriverò qualcuno ma che vi intrigheranno senza anticiparvi niente di ciò che andrete a leggere.
Per chi mi conosce sa anche che non è mio modo di fare obbligarvi alle mie letture, perchè sono soggettive e devono essere del genere di cui siete amanti, però la Bovary, permettetemi se stavolta insisto, merita la vostra attenzione, sappiate che il suo stile non guarda in faccia nessuno, va oltre, però è fantastico e non dovete perderlo. Inoltre vi consiglio di cuore anche la lettura del suo primo romanzo che ho letto con piacere alla sua uscita, rimanendone avvinta.
Adrien e Juliette sapranno attirarvi nelle loro spire, li amerete perché sono l’amore.

Eppure, Juliette, è molto più maestosa di quanto lo sia io o potrò mai esserlo. 
Lei è giocosa, schietta a rasentare il brutale, ruvida, a corto di smancerie, dispettosa, testarda, e poi di contro così arrendevole nel donarsi a me con quello sguardo disarmante. Purtroppo io non sono come te, amore mio. Non lo sono affatto. L’unico vento che io contempli è quello in poppa. Io, Juliette, non mi adeguo, non mi forgio, non accetto, non sopporto e non mi accontento. 

In ogni storia, chi legge sceglie a chi dare il proprio sostegno, di solito lo si fa con la protagonista femminile, a me è capitato spesso, come spesso è capitato che il mio supporto vada tutto per il protagonista maschile e Adrien non fa eccezione, lui mi ha così coinvolta e sconvolta da non poter fare a meno di dargli tutto il mio appoggio.

Se via di mezzo deve essere, allora preferisco il niente. Tu lasceresti che io ti ami anche con due braccia in meno. Mi respingeresti fino allo stremo delle forze, ma alla fine cederesti perché non ti darei scampo. Io invece non cederei lo stesso, nessuna tua lacrima mi scalfirebbe. Il solo pensiero che in te possa annidarsi pietà e compassione, mi farebbe infuriare. Il mio orgoglio, nemmeno il tuo amore, la tua pazienza, l’abnegazione, riuscirebbero a contrastarlo. Ecco perché oggi mi dibatto al pari di un leone in gabbia che vede solo sbarre. Perché oltre a farti danno, Juliette, è il mio ego che ne soffre in un modo che neanche immagini.

Cinque coccole
Saluinadia


*Ringraziamo l'autrice per la copia digitale *

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