TAPPA:
BELLEZZA FISICA E BELLEZZA INTERIORE
LA BELLA è LA BESTIA……. O FORSE
NO?
Titolo:
Non merito il tuo amore
Autore:
Samantha L’Ile
Editore:
Words Edizioni
Genere:
Romance
Data
pubblicazione: 4 marzo 2020
Formato:
Ebook 2,99€ Cartaceo 11,89€
Disponibile:
Su Kindle Unilimited
LA BELLA E LA BESTIA… O FORSE NO?
Bellezza interiore ed esteriore: una
dicotomia sulla quale si basa l’intero romanzo di Samantha L’Ile. Il concetto e
le sensazioni dei protagonisti ad esso correlate, accompagnano il lettore
capitolo dopo capitolo per tutto il romanzo.
Proprio come ne “La
bella e la bestia”, Camilla, la protagonista di Non merito il tuo amore, viene
qui identificata come la bella di turno, esteriormente perfetta e in grado di
attirare l’attenzione maschile. Stefano, invece, è la bestia, il pericoloso
Fulminato, profondamente segnato dalle cicatrici che gli deturpano il viso e
parte del corpo.
La storia tra
Camilla e Stefano, tuttavia, va ben oltre le apparenze. In questo caso, la
bellezza, intesa come senso estetico, è davvero negli occhi di chi guarda.
Camilla, infatti, riesce a vedere oltre la facciata, a riconoscere valori e
virtù di Stefano al di là dell’aspetto.
Camilla e Stefano
pensano invece di non meritarsi a vicenda: lui perché è brutto e vede Camilla
come un angelo, ammaliato dalla sua bellezza; lei perché si ritiene avariata
dentro, ma percepisce la bontà d’animo di Stefano.
Questo aspetto
della vicenda viene affrontata dall’autrice in due modi differenti: oltre al
rapporto tra Stefano e Camilla, dove le barriere della bellezza esteriore
vengono superate e abbattute del tutto, c’è il modo in cui Stefano viene visto
dalla comunità che gli circola attorno. Per gli abitanti del paesino Stefano è
un mostro nell’aspetto e, per forza di cose, deve esserlo anche nell’anima. Il
suo aspetto esteriore, quell’involucro sfigurato, incute paura e sospetto, che
si tramutano in maldicenze.
E’ contro queste
maldicenze, che dovranno combattere i due protagonisti, ma ancora di più contro
il senso di inadeguatezza che si portano dietro da una vita e che dovranno
lasciare andare se vogliono davvero trovare la felicità.
Bello e bravo. Brutto e cattivo.
Il punto di vista della nostra Alessandra Tronnolone
Quante volte lo diciamo senza nemmeno accorgercene, senza nemmeno pensare al vero significato di quelle parole.
Nel linguaggio e nell’idea comune, si tende ad accoppiare due concetti positivi o negativi che siano per rafforzare meglio quella nozione.
Ormai questa dicotomia si è radicata nelle nostre teste ed è difficile contraddirla.
Da sempre, pensiamo alla maggior parte delle fiabe, per esempio, il cattivo, l’antagonista, non è solo cattivo, ma ha anche un aspetto tutt’altro che piacevole.
La cattiveria deforma i tratti del volto e i connotati e anche se non si è orribili, lo si è nell’atto della violenza.
Per questo ci riesce più facile vedere la bontà in un bel viso, perché la bellezza ci attrae e nessuno di noi vorrebbe mai ammettere di essere attratto da una persona “cattiva”.
Da qui nasce “bello e bravo”, “brutto e cattivo”, ma cosa succede quando il bello è cattivo e il brutto è bravo?
Come nella fiaba della Bella e la Bestia, il Principe diventa buono e capisce cosa vuol dire la generosità e l’amore, soltanto quando è una bestia. Prima è solo un arrogante, uno che non sa offrire, donare, amare.
Per assurdo, tolta la corazza scintillante dell’aspetto fisico, si è mostrato per quello che era davvero e ha aperto il suo cuore.
Ci costa una fatica maggiore, è ovvio, scoprire cosa c’è sotto a un aspetto meno gradevole. Bisogna spogliarsi di tutto, dalle infrastrutture mentali che ci hanno inculcato dalla nascita, alle malelingue che avvolgono una persona diversa da noi.
Il diverso, in quasi tutte le culture, è l’ignoto, è il male. Per questo spesso si identifica non solo come brutto, ovvero diverso, distante da noi, ma anche come un cattivo, un nemico.
Non è semplice uscire da queste convenzioni non lo è per i due protagonisti del libro: “Non merito il tuo amore”, perché entrambi non pensano di meritare l’amore dell’altro.
Ma nella vita, come nel libro, solo aprendo il proprio cuore e infrangendo le proprie barriere personali e sociali possiamo andare oltre ai luoghi comuni e incontro alla felicità.
*Rngraziamo la Casa Editrice e l'autrice per gli approffondimenti*
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