RECENSIONE IN ANTEPRIMA: Il margine della notte di Ferdinando Salamino



Titolo: Il margine della notte
Autore: Ferdinando Salamino
Editore: Golem Edizioni
Genere: Noir psicologico
Data uscita: 30 gennaio 2020
Formato: Cartaceo 16,00€


SINOSSI

Michele Sabella si è lasciato alle spalle l’Italia, un padre ergastolano e un segreto di sangue.
Tutto ciò che desidera è occasione per ricominciare e quella sonnolenta cittadina delle Midlands inglesi, con il suo dipartimento di polizia in cui nessuno indaga mai su nulla, sembra il luogo perfetto per dimenticare ed essere dimenticato. Quando però Paulina Szymbova, immigrata polacca con problemi di droga, viene trovata morta nel suo appartamento con un biglietto di addio nella mano, Michele si convince che l’apparente suicidio nasconda qualcosa di più di un semplice atto di disperazione. Contro il parere dei colleghi e dei superiori, intraprende un’indagine solitaria che lo condurra oltre le tranquille e rispettabili apparenze della città, nelle sue viscere colme di odio e violenza. Mentre nel ghetto di Merchant Court giovani immigrate continuano a scomparire e a morire, Michele è costretto a domandarsi, ancora una volta, quanto sia sottile la linea che lo separa dai mostri a cui dà la caccia.

RECENSIONE

È complicato scrivere la recensione di questi libri. Vorrei dire così tante cose che forse perderei il filo del discorso.
Ferdinando Salamino tratta sempre dinargomenti veri e vivi. Nudi e crudi, come il mondo in cui viviamo.
In questo romanzo c'è tutto: il degrado della società, la rabbia, la disperazione, il fallimento, la droga, il razzismo, la dignità perduta. Una società che va a pezzi e che perde innocenti per la strada perché non c'è davvero aiuta per chi sta affondando nella melma. Nessuno che tenda la mano per salvarli.

“Odi. Odi con tutte le tue forze e ti convinci che quell’odio sia un fatto di razza, di cultura, di religione, ma la verità è che lo odi per l’automobile e la bella casa. Odi la sua mogliettina dalle tette grandi e la vita stretta. Odi la figlia dagli occhi di antilope che va in giro coi vestitini firmati e frequenta la scuola privata. Odi per non sentirti un fallito.”

È un noir psicologico che non si discosta poi tanta dalla nostra realtà, se uno ci pensa.
Persona immigrate che non hanno trovato un posto nella vita, che vengono giudicati e alla fine l'unica soluzione che trovano è drogarsi e lasciarsi andare.
Ed è ciò che sembra sia accaduto all'immigrata e giovane polacca Paulina. Per tutti è stata archiviata come suicidio, ma per Michele Sabella no. Pensa che ci sia qualcosa di più oscuro nella morte della ragazza. Ha ragione?

“In qualsiasi altro giorno avrei già lasciato perdere. Dopotutto siamo la HC, stiamo all’indagine di polizia come Il piccolo chimico sta al CERN di Ginevra. Questa mattina, tuttavia, ho un disperato bisogno di segnare almeno un punto sul tabellone.”

Sono tanti i segreti che verranno svelati in questo romanzo.

“Il ragno tesse la propria tela con lentezza, un filo invisibile dopo l’altro, e attende. Aspetta con pazienza che tu cada nella rete e poi aspetta ancora.”

Chi ha avuto modo di leggere il Kamikaze di Cellophane conosce già il nostro Michele Sabella e il suo passato torbido. Ma adesso è un immigrato anche lui in una nuova terra e fa parte della Hate Crimes Division. Forse è proprio il suo capire quella gente sperduta come lui che decide di scavare più in fondo alla faccenda. Quello che scoperchierà? Lo scoprirete solo leggendo.
Ho amato Il Kamikaze di cellophane e anche questo nuovo libro di Ferdinando Salamino.
Che il mondo è un coccodrillo? Penso che abbia davvero ragione.

“Il mondo è un coccodrillo, questo le aveva insegnato sua madre. Sonnecchia distratto a pelo d’acqua, le palpebre socchiuse come se dormisse, ma gli basta un unico scatto di ferocia per farti a brandelli con le fauci smisurate, lasciando quel che resta di te a sanguinare sotto il sole.”

Mi piace come riesca a dare voce ai pensieri, sono profondi, illuminanti, sono veri. Ha una grande capacità nel narrare, descrivere, creare situazioni e collegamenti, come pochi sanno fare. Mi piace come riesce a far immergere il lettore tra le pagine.
Sicuramente dovremmo avere più rispetto per noi stessi, ma anche per gli altri. Il tema trattato molto più profondamente in questo romanzo è il razzismo e a cosa questo porta. Cioè a nulla di buono. Dovremmo vivere imparando a dare la libertà agli altri e non a toglierla.
Credo si sia capito che questo romanzo mi sia piaciuto infinitamente. Fa riflettere su quante cose non vanno.
Quindi do a questo noir 5 coccole, solo perché non posso darne di più. Ovviamente consiglio di leggerlo.

A presto, alla scoperta di nuovi libri.

Baci,
Belle.

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