REVIEW PARTY RECENSIONE: "Graffi(ti) di me e di te ( The Sratches series 1)" di Arianna Venturino ’’



Titolo: Graffi(ti)…di me e di te
Autrice: Arianna Venturino
Data di pubblicazione: 16 settembre 2019
Data preorder: 9 settembre 2019
Editore: Self Publishing
Pagine: 260
*Il libro è il primo volume di una dilogia

Sinossi:
Può l’amore essere distruzione e salvezza allo stesso tempo?
Per Luna Farley, che di amore non ne ha mai ricevuto, era l’incognita più profonda. 
Batterista in una band di strada Londinese, Luna era quel tipo di ragazza che avrebbe potuto metterti i piedi in testa e schiacciarti se avesse voluto.
In tutta la sua vita aveva solamente sofferto, ma ora era tutto diverso per lei, aveva la sua band, i suoi amici, i suoi tatuaggi e il suo carattere forte e niente l’avrebbe distrutta…o quasi.
Christopher Merrit era quel tipo di ragazzo che tutte le donne avrebbero voluto: Alto, moro, tatuato. Ma non era solo quello, Christopher era quel tipo di uomo che, a trent’anni, aveva visto la vita dargli una dura lezione e il suo cuore tenero ne risentiva.
Quando le loro strade prendono a unirsi in un susseguirsi di incontri casuali, i muri di Luna iniziano a sgretolarsi, dando vita a un dolore insopportabile, il dolore dei mostri di un passato che torna e che non se n’è mai andato.
Da un lato, Christopher non riesce a fare a meno di continuare a provarci con lei, nonostante i continui rifiuti.
Dall’altro, Luna sarà costretta a scegliere.
Cedere all’amore e alle proprie debolezze oppure rimanere al sicuro dietro la sua corazza?

Recensione:
La protagonista indiscussa del romanzo è Luna Farley, la batterista degli Starshine, band locale di Londra non ancora molto famosa al pubblico. Si fa’ chiamare Moon, un po’ per essere più stravagante, un po’ per dimenticare il passato che la affligge in quanto i genitori non  li ha mai conosciuti. Ha conosciuto solo l’adozione, il denaro sporco e zero affetto da parte di coloro che l’avrebbero invece dovuta proteggere. Il romanzo è una rivalsa vera e propria dei sentimenti, degli algoritmi del cuore. Passato e presente si intrecciano continuamente, soprattutto quando Luna incontrerà nel negozio di tatuaggi in cui vorrebbe farsi fare un tatuaggio speciale la sua amica d’infanzia Paola, colei che conosce bene la sua passione per la batteria. Nonostante il libro ponga le basi sulla musica, è piacevole sapere che vada oltre, infatti abbiamo anche un gran bel graffitaro di nome Christopher che diventerà il ragazzo di Moon. Tra contraddizioni, semi-tradimenti, amori magici e falsità da parte di una componente del gruppo, situazioni paradossali ma anche serene e pacifiche, il libro vi catturerà in un istante, non lasciandovi più. 
O forse l’amore non mi rendeva così debole come sembrava,forse mi rendeva più forte, non avrei più dovuto affrontare da sola l’oscurità che tornava a bussare alla mia porta, non avrei più dovuto annegare nello stomaco pur di non far uscire la lacrime dagli occhi. Però, al tempo stesso, ero più esposta alle mie paure, alla sofferenza, al macigno che da sempre mi accompagnava. Lo stile dell’autrice è semplicissimo ma mai banale, anzi trova delle frasi, le ricerca proprio volenterosamente quelle più belle per ricreare un’atmosfera dolce e dura quando ci vuole. 
I protagonisti saranno anche gli animali, ma non vi svelo altro, dovete solo aspettare e leggere questa incantevole storia che, graffiando l’anima, a suon di batteria e bacchette, la ridesta dal sonno e la fa’ evolvere in sogni quasi eterni, in cui l’amore potrebbe vincere su ( quasi) tutto. 
Luna è l’eterna ragazzina che però quando commette degli errori sa riconoscerli, non permette a nessuno di metterle i piedi in testa, nemmeno al suo graffitaro del cuore, colui che lavora al Lumière, un locale in voga di Londra. I tatuaggi di lui, i suoi trent’anni il fisico possente non sono le uniche qualità a farla innamorare, infatti all’inizio lei desiste amaramente, solo in seguito si scioglierà come una caramella o un budino, perché Luna è anche questo: è dolcezza allo stato puro.  Il romanzo è anticonvenzionale nel vero senso sella parola, adatto a tutti ma soprattutto a chi ama le storie diverse dalle solite che si trovano in giro. Questo è un libro per pochi eletti, per chi sa cogliere l’essenza della parola e la trasforma in musica d’autore e d’amore. 
Assegno al libro ben cinque abbracci con la consapevolezza che l’autrice nel prossimo romanzo ci farà scoprire molte cose in più sul rapporto Christopher- Luna, o su Luna e basta, perché se è vero che l’amore è bello anche in due, stare soli non è quasi mai male. 
Luna cerca qualcosa che forse non c’è, o forse è quel qualcosa di astratto a consumarla nel cuore, a raggelarle il sangue ma in senso buono. 
Continuammo a far l’amore per ore, il mio dolore aveva lasciato spazio al piacere e a un’intensa sintonia si sospiri e gemiti. Quando il piacer si fece più intenso per entrambi, credetti  non di non riuscire a sopportarlo così tanto. Esplosi in un culmine di sensazioni piacevoli e  incontrollate, lo sentii gemere e raggiungemmo insieme l’orgasmo. Che al mondo ci fosse stata qualche sensazione o piacere migliore, ne dubitavo fortemente. 
Lui scoprirà cose del suo carattere che non avrebbe mai immaginato, perché in fondo ognuno di noi è un po’ Dottor Jekyll  e mister Hyde, si nasconde come la Luna., ha un lato oscuro che non mostra a nessuno, a parte a se stesso.  Forse, tra tutti i membri della band, l’unica ad avere la musica nel sangue è proprio Luna, che cautamente riversa il suo dolore nelle note che propagano dalla sua batteria. Non ha vizi, non ha pretese, non sente il dolore come glia altri, può sopportare anche in silenzio, basta che abbia amore. Quell’amore concluso che si chiama Chris.
Non rispose, bastava il suo sguardo perso a rispondere per lei. Era tutto ciò che desideravo: lei, il suo corpo, la sua vita incastrata perfettamente alla mia, i nostri cuori che battevano all’impazzata. Le sfilai l’intimo e la sfiorai con le dita, allargò appena le gambe e si dimenò fino a esplodere in un piacevole orgasmo. A quel punto  le baciai il lato della coscia e la strinsi a me in un abbraccio. Rimase con il respiro affannato per qualche minuto, mentre le accarezzavo il viso incollato al mio petto. 
Potrei raccontarvi mille cose su di lei, ma non sarebbe più una recensione, sarebbe uno spoilerare il libro e non andrebbe bene.
Infine, le stelle di Luna sono come cicatrici, o meglio graffi (ti) che dal cuore passano sui muri colorati che splendono su entrambi.

Roberta Canu

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