Blogtour della Starlight – quinta tappa



L’11 luglio è iniziato il nuovo blogtour della Starlight che durerà fino al 25 luglio, con otto tappe nelle quali scopriremo insieme varie curiosità sugli ultimi romanzi pubblicati, “Angeli della Morte” di Margherita Donati e “Gravity” di Mariarosaria Guarino.

Vengono fatte più estrazioni, pertanto per partecipare alla prossima estrazione di uno dei due ebook (o di un altro ebook del catalogo, in caso il vincitore lo abbia già acquistato), vi basterà commentare queste tappe sul blog o sull’evento: https://www.facebook.com/events/2027445590693953/ 

- L’ambientazione in “Gravity”, uscita sul blog Romance e altri rimedi: https://romanceealtririmedi.wordpress.com/2019/07/17/blogtour-della-starlight-quarta-tappa/ 
- L’ambientazione in “Angeli della Morte” che postiamo adesso sul nostro blog.

Queste le tappe totali:



La tappa di cui parliamo oggi è quindi l’ambientazione in “Angeli della Morte”, primo romanzo della Iris Saga scritta da Margherita Donati.

Per coloro che hanno iniziato a seguire adesso il blogtour, questa è la trama del romanzo.


Trama
Emily Elisabeth Jamie Moony è una ragazza come tante, va al liceo, ha una migliore amica e una mamma con cui ha un rapporto un po’ complicato. Due splendidi occhi viola spiccano sul suo volto e la rendono diversa da tutti, ma lei li considera maledetti.
Finché un giorno scopre che, proprio a causa di quegli occhi, potrebbe essere in pericolo. Due angeli appaiono in casa sua, spinti dal dubbio che lei possa essere niente meno che Morgana, la leggendaria strega di re Artù morta secoli prima. Portata al cospetto della Corte, viene quindi affidata al controllo di Azrael, che dovrà vivere con lei per un intero anno, per poi deciderne le sorti.
Azrael Gabrielson è l’Angelo della Morte che fu costretto a uccidere la sua amata per proteggere il mondo vivente. La vicinanza della ragazza risveglia in lui tutti i ricordi e la sofferenza vissuta, arrivando a condizionare il loro rapporto, mentre l’attrazione che prova Emily verso l’angelo diventa ogni giorno più incontrollabile. Presto anche lei inizia a rivivere le memorie della strega, come se dentro quella sporca cella ci fosse stata lei, come se la scelta di stare dalla parte del Male fosse stata la sua. E se Morgana non fosse morta? Se avesse trovato un modo per manifestarsi attraverso la sua anima?
“Basterà un piccolo ordine di quelli che lo comandano e ti rinnegherà”.
Tra bugie e pentimenti, visioni e sogni rivelatori, Emily dovrà trovare la verità e capire quale strada seguire...
Il momento della scelta è arrivato.
“Pensavo che i miei occhi portassero sfortuna: quel colore più unico che raro era la mia personale maledizione. Quando parlavo di questo con Jenny sembravo una bambina e come tale lei mi trattava, mettendosi a ridere come se le avessi detto che volevo incontrare Babbo Natale, ma io ci credevo davvero. Non a Babbo Natale, ma alla maledizione! Ero convinta che quello sguardo, quegli occhi, fossero un simbolo di sventura, un marchio oscuro, e speravo che l'iris annullasse il loro effetto.”


La storia si articola tra Dilmun e l’Inghilterra, Londra soprattutto, quindi a cavallo tra fantasia e realtà.
Dilmun è una reggia fluttuante nel cielo. Sono un’amante degli Anime giapponesi e l’idea del palazzo che vola arriva proprio da lì, da un’opera di Hayao Miyazaki “Il castello errante di Howl” nello specifico. 
“Le anime dei defunti non raggiungevano direttamente il Paradiso o l’Inferno, ma stazionavano in un luogo neutrale: Dilmun, il palazzo fluttuante nel cielo. Una reggia dorata con un giardino splendente, colmo di fiori colorati e profumati, fontane zampillanti di acqua cristallina e statue di marmo bianco raffiguranti gli Angeli più importanti; lì le anime attendevano il Giudizio Definitivo per poi essere scortate ai luoghi eterni, le porte dell’Aldilà.”
Qui risiedono i Saggi, che nel libro hanno un ruolo importante e ritornano più volte. Questo il primo incontro, quando Emily per la prima volta visita Dilmun:
“L’angelo di fronte a me parlò.
«Benvenuta alla Corte Suprema, Emily. Io sono Ehyiah, il Saggio dei Saggi e questi sono i settantuno angeli che compongono la Corte. Siamo al servizio di Dio e non siamo qui per giudicare il tuo operato; la prossima volta che ti troverai di fronte a questa assemblea sarà alla tua morte e dovrai essere giudicata. Oggi, però, ti abbiamo portata qui per un motivo ben più grave e innaturale». Calò il silenzio.
Forse devo replicare.
«Beh, credo di sapere qualcosa. Ho trovato in casa della mia migliore amica un l…»
«Emily Elisabeth Jamie Moony, nessuno ti ha interpellata. Risponderai solo quando ti verranno fatte delle domande dirette, fino a quel momento la Legge ti obbliga ad ascoltare». Stavolta aveva parlato l’angelo al fianco del Saggio dei Saggi: mi guardava in cagnesco.
«Scusate». A quel punto sapevo di dover tacere, ma non ci riuscivo, mi avevano trascinata lassù senza ragione né preavviso, e non avevo avuto nemmeno il tempo di avvisare mia madre.
«Se non sono ben accetta qui, posso anche andarmene. Non sono interessata a questa assemblea né tanto meno a quello che avete da dirmi. Io non sono Morgana e questo vi basti per lasciarmi andare. Ora col vostro permesso…» Feci per allontanarmi, ma qualcuno mi bloccò tirandomi indietro con forza e riposizionandomi, di nuovo, al centro della Sala.
Ma che cavolo!
Mi voltai a guardare lo stronzo che aveva impedito la mia uscita trionfale.
Azrael.
«Saggi. Perdonate la maleducazione di questa ragazza, non sa con chi sta parlando e quale ruolo vitale ricopriate». Digrignò i denti puntando i suoi occhi chiari nei miei.
Deglutii.
«Perdonate la sua rozzezza. Adesso cercherà di stare in silenzio e ascoltare quello che le vostre angeliche bocche pronunceranno». Mi lanciò un’occhiata che ammonì ogni eventuale futuro commento.
I Saggi si guardarono, turbati da qualcosa. Sperai con tutto il cuore che non stessero decidendo se uccidermi o meno.”



La scelta di Londra, invece, è dovuta al fatto che l’idea del romanzo è nata in quella città, durante un viaggio-studio, soprattutto perché proprio lì ho incontrato un ragazzo, quello che poi è diventato Azrael nel libro, ma anche perché ho potuto sfruttare le mille leggende che si nascondono dietro Stonehenge e il ciclo bretone, a partire dalla morte di Morgana che ha un ruolo importante in “Angeli della Morte”.



Emily abita un po’ in periferia, ma ci sono delle scene in cui sorvola il Tamigi insieme all’angelo e molte scene quotidiane a scuola, in mezzo a persone che non sanno nulla degli angeli e che la tengono ancorata alla realtà, la stessa in cui Azrael, Daniel e Uriel si mescolano per poterle stare accanto e controllarla nel caso in cui Morgana tornasse a farsi viva.
“Il 31 dicembre era arrivato.
Tutta Londra era in festa, le persone si erano riversate sulle strade, guardavano le vetrine, giravano per negozi acquistando roba per il nuovo anno, per il futuro… Io non riuscivo a pensare a nient’altro che Morgana.
Era diventata un’ossessione, un terribile pallino fisso. Ogni volta che mi sentivo osservata pensavo a lei, in ogni momento l’avevo in testa, era una presenza negativa, una specie di corvo che mi sentivo continuamente dietro le spalle.
«Allora, per stasera è deciso?», domandò Jenny, mentre tornavamo da fare la spesa per il pranzo. C’era anche Uriel.
«Sì», risposi incerta, «andremo a quel brindisi sulla barca». Indicai uno dei volantini affissi agli alberi. «La partenza è alle dieci di sera e credo che ci posizioneremo vicino al ponte, il più possibile davanti all’orologio».
«Sarà una serata indimenticabile», commentò Uriel sorridente.”

E voi, amate le storie di angeli?
Commentate la tappa per partecipare all’estrazione ☺e seguite l’evento su facebook.

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