RECENSIONE: "Victoria, storie di vampiri" di Chiara Kiki Effe




Titolo: Victoria, storie di vampiri
Autore: Chiara Kiki Effe
 Editore: Self-Publishing
 Genere: Fantasy
 Data uscita: 6 dicembre 2018
 Pagine: 430


Sinossi:
Londra, 1896. Victoria, ormai ventenne, si è innamorata di Christian: un uomo affascinante, molto più grande di lei, misterioso e attraente. Lo ama di un amore totalitario, tanto da vivere nella speranza che lui, un giorno, possa ricambiare i suoi sentimenti. Quando Christian le farà una strana proposta, Victoria lʼaccetterà senza riserve per poi pentirsene amaramente. Ma che cosa, di preciso, le ha chiesto di fare? Come unica spiegazione, lʼuomo che ama le ha detto che i vampiri esistono, non sono solo personaggi nati dalla fantasia di un paio di scrittori: a Victoria non rimarrà che scoprire sulla sua pelle quale sia la verità.Un romanzo fantasy/storico, ambientato in epoca vittoriana, dove i sentimenti della protagonista la fanno da padrone.

Recensione:
-Quanto tempo trascorso nell’immortalità. Quante notti, quanti giorni, quante lune e quante stelle-
Un libro molto, molto entusiasmante con nessuna caduta di stile o debacle né all’inizio e né alla fine. Victoria è una ragazza comune dell’800, vive a Londra e ama in segreto un uomo molto più grande di lei di nome Christian, con cui riuscirà a stare assieme fin dal principio e negli anni a seguire. Le cose cambieranno con l’avvento delle guerre tra i vampiri, specialmente dopo la trasformazione di Victoria da umana in vampira. 
<<Dimtrij, sono pronta>>
<< sei splendida, come sempre mia regina>> disse, avvicinandosi e prendendola tra le braccia. << Sei la cosa più bella che potesse capitarmi>>  << Vale lo stesso per me marito mio>>
Il sangue scorre a fiume in questo libro voluminoso dalle citazioni di Lovecraft all’inizio e a seguire quelle di Edgar Allan Poe in ogni capitolo, in apertura. Un romanzo pregno d’amore/odio, guerra e vittoria, vita e morte. 
<< E’ il sangue della nostra regina madre. L’antica>>
<< Che cosa? E dove lo hai preso?>>
<< Me lo donò Demetrio ma ho sempre avuto paura a usarlo>>
Lo stile è ricercato ma ben comprensibile, non vi sono refusi. L’autrice ci fa viaggiare un po’ per il mondo, anche in Russia, per poi andare anche in Italia. E’ un lungo percorso fragile dove la piccola morte si fonde con il dono oscuro insito nei vampiri. L’immortalità è la regina della scena.
-Viktoria Katherine Jones, mormorò quel nome, assaporandolo sulle labbra-
- Era l’odore della sua essenza, quello profondo, nascosto, interno, era paradisiaco. La cosa più buona che avesse mai annusato, mentre era ancora un semplice mortale-
Victoria rimarrà sbalordita fin dall’inizio a causa dei comportamenti strani dell’uomo di cui si è innamorata, a tal punto che poi inizierà ad odiarlo e a provare totale indifferenza per lui.
- Ajralmas, INSEPARABILI.-

Un grande romanzo fantasy romance a cui do ben 5 abbracci.
Roberta Canu


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