RECENSIONE: "Unspoken" di Sarah Rees Brennan


Titolo: Unspoken
Autore: Sara Rees Brennan 
 Editore: Triskell Edizioni
 Genere: Fantasy
 Data uscita: 18 gennaio 2019
 Pagine: 352

Sinossi
Kami Glass è innamorata di qualcuno che non ha mai incontrato, un ragazzo con cui parla nella sua testa dal giorno in cui è nata. Questo le ha impedito di integrarsi nella sonnolenta cittadina inglese di Mestavalle, ma Kami ha fatto in modo di sfruttare la situazione a proprio vantaggio, e la sua vita sembra scorrere tranquilla, almeno finché non comincia a verificarsi una serie di eventi inquietanti. 
Sinistre grida giungono dai boschi e la villa padronale che domina il villaggio torna a illuminarsi. 
La famiglia Lynburn, che aveva governato la città sino alla generazione precedente per poi svanire nel nulla, è tornata. Così, all’improvviso, Kami si rende conto che il luogo che ha conosciuto e amato per tutta la vita nasconde un’infinità di segreti… e un assassino. E che la chiave di tutto potrebbe essere il ragazzo nella sua testa. Il ragazzo che è tutt’altro che immaginario e senza ombra di dubbio deliziosamente pericoloso.

Recensione:
La protagonista indiscussa del romanzo non troppo voluminoso di Sarah Rees Brennan è una ragazzina di nome Kami Glass. La sua vita da adolescente inglese scorre tranquilla ma essendo telepatica dalla nascita lei parla mentalmente con Jared, un ragazzo spirito che lei non è mai riuscita a vedere dato che vive esclusivamente nella sua testa. Sicuramente il fatto che lei viva questo ‘disagio’ l’ha portata ad essere estraniata dalla piccola e sonnolenta comunità inglese di Mestavalle, ma lei è forte e non demorde. Il ritorno dei signori Lynburn però scatenerà l’inferno sulla terra e scoprirete, leggendo il libro il perché. 
Forse il male è proprio vero che non muore mai, o perlomeno non lo si riesce a scacciare in fretta e gli stregoni cercheranno in ogni modo di annientare Angela e Kami. 
All’inizio del libro, proprio quando le cose sembrano andare nel verso giusto come sempre (il tutto è abbastanza idilliaco)  all’improvviso dai boschi circostanti giungono urla strazianti soprattutto di notte e vengono ritrovati degli animali uccisi barbaramente, soprattutto una volpe innocente e bellissima. Magia e sogno in questo romanzo dell’autrice che io personalmente non conoscevo ma che sto apprezzando parecchio… 
Animali quasi mitologi con cento occhi e un animale blu, un volatile, un pellicano dal nome strano, ma non voglio aggiungere troppi dettagli… Gli amici di Kami e lei stessa pensano che nelle vicinanze ci siano dei satanisti ma in realtà è colpa della magia nera se tutto sta andando a rotoli e gli animali muoiono in poco tempo agonizzanti e trucidati in maniera folle. Sangue e delirio. 
In un turbinio di emozioni stravaganti, questo Fantasy si distacca dal genere tradizionale e raggiunge livelli alti sia per quanto riguarda la forma che lo stile (a parte qualche refuso qua e là, ne ho contati solo quattro e non erano per niente gravi grazie al cielo!) I personaggi sembrano vivi, brillano di luce propria.
A volte, nel leggere il romanzo, riderete di gusto, altre volte piangerete o soltanto vi scenderà qualche lacrimuccia debole perché non manca di certo il romanticismo, no signori! Spesso, soprattutto alla fine vi verranno i brividi di paura e sarete terrorizzati dai Lynburn e dalla loro persuasione sugli altri. Lotta tra il bene e il male, delirio di onnipotenza e versatilità a mille, in un libro che non delude troppo le aspettative. Personalmente mi ha colpito molto la scena del pozzo in cui i protagonisti principali hanno addirittura paura di morire poiché vi cascano dentro e si fanno male. Vi è sempre un’alternanza di gioia e paura, dolore e piacere, simpatia e codardia. Ossimori dell’anima. 
Jared, il ragazzo ormai non più immaginario, è la chiave centrale di tutto, è malizioso e perverso ma si fa amare, forse tristemente ma riesce a incanalare su di sé emozioni forti forse volute da egli stesso. E’ un personaggio particolarissimo, una vera scoperta! Prima puro spirito, ora reale, ama Kami e vuole la sua bellezza sia interiore che esteriore, vuole tutto di lei e farebbe qualsiasi cosa pur di tenerla stretta, nonostante la madre di lei la avverta dei pericoli. Lo stile dell’autrice è semplice, anche se a volte ho dovuto rileggere due volte la stessa pagina per capire meglio certi passaggi poco chiari. Spesso ho notato l’inserimento dell’ironia laddove non era proprio necessaria, battute lanciate così al vento senza alcun motivo, o perlomeno senza spiegazione. Ma il testo va, è buono, è vivo e presente. 
Detto questo il mio voto complessivo ammonta a 4 abbracci, non me la sento di votare il massimo perché inoltre c’è poca congruenza tra i capitoli soprattutto al centro della storia, metà libro è noioso e strano come incompleto quasi. Si fa fatica a raggiungere i capitoli finali dove si parla dei coltelli e della sorte delle famiglie in questione. Alcune pagine sono noiose, ripetitive. Ammetto però ( punto di forza eccezionale) che l’autrice ha un’incredibile fantasia, ironia e versatilità. In questo è bravissima.
Campane silenti, foreste profonde, 
c’è un segreto che nessuno diffonde
valle quieta, acque immote,
i Lynburn guardano da colline remote
mele rosse, grano dorato
quasi ogni uomo alla vecchiaia è destinato.
<< Kami, tesoro>> sussurrò, i capelli ramati che calavano come un velo tra lei e il resto del mondo. <<Qualsiasi cosa succeda non devi avvicinarti mai più a quel ragazzo, mai più>>
- Per la prima volta nella sua vita era sola-
Kami si stacca per sempre da Jared? 
Scopritelo voi !

Roberta Canu


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