Titolo: Dove il destino non muore
Autore: Elisabetta Cametti
Serie: La serie di K
Editore: Cairo
Pagine: 541
Prezzo: 18,90€ cartaceo/ 6,99€ ebook
Sinossi:
Il guardiano dei Musei nazionali delle residenze napoleoniche sa che la sua vera identità è stata scoperta. Stanno venendo a prenderlo. Ma non si farà catturare vivo, perché quello è l'epilogo di un piano scritto anni prima. L'eredità di Napoleone è in pericolo, e lui è pronto a trasferirla nelle mani della bambina che ha visto crescere. Katherine Sinclaire, però, è all'oscuro di tutto. Sta presentando il suo ultimo bestseller a Roma, in un auditorium gremito di gente, e non può nemmeno immaginare che nei ricordi delle vacanze all'Isola d'Elba si nascondano le risposte ai più grandi interrogativi della storia. Sullo sfondo, due società segrete che da duecento anni si contendono la supremazia sulla verità. La prima, voluta da Napoleone stesso per proteggere le scoperte archeologiche che hanno costellato le sue imprese. L'altra è una delle organizzazioni più influenti al mondo. Al centro, il mistero della campagna d'Egitto. Katherine si lascerà coinvolgere in una cospirazione, i cui risvolti potrebbero mettere in discussione il corso della storia e le convinzioni acquisite sulle civiltà più antiche. E quando penserà di avere decifrato tutti gli enigmi che via via le si sono presentati, si troverà intrappolata in uno sconvolgente intrigo familiare: l'inizio di un nuovo viaggio che la porterà lontano, in un futuro senza segreti nel passato. Là dove il destino non muore.
Recensione:
Ben trovate, oggi vi parlo dell’ultimo lavoro di Elisabetta Cametti, K- Dove il destino muore, confesso che non ho mai letto nulla di quest’autrice, ma sicuramente inizierò a farlo. Dire che mi è piaciuto è riduttivo, quest’autrice è davvero spettacolare. E’ riuscita a tessere una trama così ricca di colpi di scena e di intrighi che è riuscita a tenermi con il fiato sospeso fino alla fine. Passato e presente si intrecciano, rendendo la trama così avvincente da incatenarti e non riuscire a smettere di leggere.
Ben trovate, oggi vi parlo dell’ultimo lavoro di Elisabetta Cametti, K- Dove il destino muore, confesso che non ho mai letto nulla di quest’autrice, ma sicuramente inizierò a farlo. Dire che mi è piaciuto è riduttivo, quest’autrice è davvero spettacolare. E’ riuscita a tessere una trama così ricca di colpi di scena e di intrighi che è riuscita a tenermi con il fiato sospeso fino alla fine. Passato e presente si intrecciano, rendendo la trama così avvincente da incatenarti e non riuscire a smettere di leggere.
“Katherine. Non lasciarti tarpare le ali dai ruoli e dalle regole. Ricordati sempre che tu sei la bambina con l’allegria negli occhi, che apprezza le emozioni semplici e si diverte in ogni cosa che fa. Mi manchi, papà. Era da tanto che non si sentiva così leggera.”
Si capisce subito quanto lavoro di ricerca ci sia dietro a questo libro, l’autrice riesce a descrivere nei dettagli ambientazioni e personaggi talmente bene che sembra di vivere assieme a loro questa avventura. Questo thriller avventuroso, ricco di azione è costruito molto bene, la scrittura fluida e scorrevole fa si che la lettura non abbia battute d’arresto per incomprensioni. Nonostante ci siano molti personaggi, ciascuno con la propria storia, non si fa fatica a seguirne le vicende, la scrittrice è molto brava a rendere il tutto privo di ostacoli.
“Sono una stupida! Una stupida! Ho lasciato Theodore nelle loro mani… dovevo fotografarlo, me lo sentivo che dovevo fotografarlo. Mi sono fidata e l’ho perso… lui, i tatuaggi, ciò che rappresentano”
Ho amato questo romanzo coinvolgente, con un ritmo incalzante che tiene il lettore con il fiato sospeso, l’unica cosa che mi è dispiaciuta è di non avere avuto il tempo di leggere le altre avventure della spettacolare Katherine Sinclaire.
“Katherine colse il peso della devozione che quei faraoni e quelle divinità avevano ispirato a chi li aveva resi immortali. Meditò su quante ginocchia si fossero piegate per adorarli. E si sentì invadere dallo stesso senso di rispetto. Era in un tempio, dove autorità e arte imponevano al pensiero di inchinarsi.”
“Nessun occhio meglio del tuo può trovare la pietra adatta per sigillare il mio riposo eterno.
Consiglio di leggere questo libro a chiunque voglia leggere una bellissima storia.
Per me cinque abbracci
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