INTERVISTIAMO Simona Mendo
Biografia
Simona Mendo è nata a Genova nel 1977. Da sempre divoratrice di libri,
appassionata di ballo e fotografia, moglie e mamma tuttofare di due splendide
bambine, vive nella sua meravigliosa Genova, che ogni giorno è fonte di
ispirazione per i suoi romanzi. Fin da ragazza, accanita lettrice di romanzi
d’amore, ha riempito interi quaderni di storie travagliate e appassionanti,
scritte rigorosamente con la penna blu. Due di queste, “Quel bacio al chiaro di
luna” e "L'arcobaleno lunare", diventano ora i suoi romanzi per la
Literary Romance.
Quando è nata la tua passione per la scrittura?
Ho iniziato a scrivere da ragazza, a 17 anni (24 anni
fa!), per riprendermi da una delusione amorosa che mi aveva segnato. Io scrivo
principalmente per me stessa, perché la scrittura da sempre funziona come un
balsamo per il mio cuore.
Ami circondarti di silenzio o di un sottofondo
musicale quando scrivi?
Quando scrivo ho bisogno del silenzio, la musica e la
televisione mi distraggono; se dovessi ascoltare le mie canzoni preferite mentre
scrivo, non riuscirei a scrivere nemmeno una riga, perché passerei il tempo a
cantare!
I tuoi protagonisti sono fantastici o hanno un punto
focale con la tua realtà?
Quando scrivo prendo spunto dalla mia vita, da ciò che
mi circonda. I miei protagonisti non sono reali, ma potrebbero esserlo senza
alcun problema. Alcuni lettori mi hanno detto che, dopo aver letto i miei
romanzi, hanno avuto la sensazione di vederli in giro per la città!
Cosa ti coinvolge di più quando ti prepari a scrivere
una nuova storia?
Mi coinvolge la storia d’amore, che deve essere sempre
presente. Prima di iniziare a scrivere, la vivo nella mia testa per giorni, per
mesi, come fosse un film, finché non arrivo a un punto in cui, per paura di
dimenticarla, corro a scriverla di getto!
Tra i tuoi lavori, a quale sei più legata?
Lo so che sembra scontato ma, come non potrei mai
scegliere la mia figlia preferita, così non ho un libro particolare a cui sono
più legata. Il primo, ad esempio (Quel bacio al chiaro di luna), lo ricordo con
tenerezza, perché lo scrissi più di vent’anni fa. Il secondo (L’arcobaleno
lunare), che risale a 10 anni fa, è stato forse il più sofferto, perché mi ha
toccato nel profondo. Il terzo (L’altra faccia della luna), avendolo scritto
quattro anni fa, è sicuramente il più maturo e sconvolgente. E il quarto… beh,
il quarto è in stesura, quindi per scaramanzia non do giudizi!
Come ti vedi tra dieci anni?
Sincera… a casa a scrivere, mentre le bimbe (ormai
ragazze) sono a scuola!
Cosa ami di più oltre la scrittura?
Amo godermi la vita. Che non è da tutti!
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