RECENSIONE: Come un fiore / il rapporto di coppia attraverso la poesia di Marino Moretti



 

Titolo: Come un fiore / il rapporto di coppia attraverso la poesia

Autore: Marino Moretti

Editore: Kimerik edizioni

Genere: Poesie

Data di pubblicazione:  3 febbraio 2021 

Romanzo: Autoconclusivo

Formato: e-book 3,49 euro

Cartaceo euro 14,00

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TRAMA:

Cos’è l’amore? Con quali parole descrivereste questo sentimento tanto delicato quanto fondamentale nella vita stessa?
Come un fiore, una raccolta di più di cento poesie il cui tema centrale è proprio la disamina dell’amore, espone in versi le emozioni legate al rapporto di coppia, a volte visto come un mare su cui si scatena improvvisamente un’impetuosa tempesta, altre come la rassicurante casa a cui sempre fare ritorno.
Affascinato dalla spettacolare bellezza del mondo in cui viviamo, Marino Moretti impregna i suoi testi di elementi naturali, paragona la sua amata a un delicato fiore o a un’irraggiungibile stella, chiede al vento di essere suo complice, affidandogli il messaggio da portare a destinazione.
Le poesie di Come un fiore parlano al cuore e permettono al lettore di riflettere sull’amore e sul suo profondo e indissolubile legame con l’ambiente che ci circonda.

 

RECENSIONE

Un esperimento poetico dolcissimo, che in rime baciate esprime tutta la sensibilità e la dolcezza del sentimento decantato da attori, poeti, artisti di tutto il mondo e di tutte le epoche: l’amore. L’amore che vince sulla razionalità, che non conosce paure e pregiudizi. Qui, in questa bellissima silloge che si legge tutta d’un fiato, le parole non mancano di stupire nonostante la semplicità dell’intento, e quando all’inizio nella Prefazione si cita Virgilio, (mi è venuto in mente anche Dante Alighieri e il suo idillio amoroso e platonico verso Beatrice) ho pensato subito che la raccolta mi sarebbe piaciuta tantissimo, in quanto già dalle prime righe e dalle prime pagine, dai versi saturi di bellezza femminile e maschile, di coppia che profuma d’amore e di gentilezza, vi è un legame stretto tra poesia antica e poesia moderna, a mio avviso. La premura che l’uomo versa nei confronti della sua donna è assolutamente evidente, così come il particolare e suggestivo sorriso che lei dona all’uomo, così calmo, pacato e non invece il solito maschio irriverente e canzonatore, il solito maschio cosiddetto Alfa che a molte donne fa gola ma che purtroppo generalmente non ha la stessa sensibilità del poeta mite e umile di cuore. Sembra quasi che l’autore sia innamorato pazzo della donna, talmente perso in lei da avvertire un senso di benessere/malessere che mi ricorda il dolce stilnovo per quanto riguarda la figura angelicata della donna e il dolore del saperla lontana, distante, distaccata da lui. Ma come dicevo, avverto molta modernità, come se fosse un manifesto futuristico non troppo proiettato verso il domani certo, ma comunque non lontano da ciò che sarà. È un connubio tra ieri, oggi, e domani.

“Ma quando si è innamorati si vedono i pregi e non i difetti, poi scopri quel che non ti aspetti e ti ritrovi di nuovo solo a contare gli anni persi.” 

Le poesie si assomigliano un po’ tutte perché fanno riferimento sempre alla bellezza della donna, al rapporto di coppia e alla natura in sé e alla sua paradisiaca perfezione, ma non sono mai noiose. Ammetto che alcune le ho trovate ovvie, e altre molto più profonde, ma tutte hanno qualcosa che ci lascia inteneriti nell’animo, ed è davvero lodevole per un poeta! Alcuni versi assomigliano a dei veri e propri aforismi, uno in particolare è brevissimo e se non fosse un aforisma potrebbe sembrare davvero un Haiku giapponese, poiché l’Haiku è un componimento brevissimo molto molto antico, che a parer mio riserva sempre notevoli sorprese.

“E nell’amore continuare a credere, se non hai la fortuna d’incontrare una nuova illusione da cullare.”

In questa silloge dell’autore Moretti, ci troviamo di fronte a un’idea d’amore dall’iconoclastia pura, anche se ci sono riferimenti allusivi al sesso ma mai volgari e rimangono comunque sullo sfondo. E il poeta a volte redarguisce i lettori, dice di far attenzione quando si chiede scusa per amore, perché potrebbe anche non esserci un’altra occasione.

Insomma, questa silloge è un vero e proprio gioiellino, che insegna ad amare, perciò potrebbe essere una sorta di manuale, proprio come l’Ars Amatoria di quel poeta abbastanza eccentrico e famosissimo di nome Ovidio, che metteva al centro la donna e ne costruiva le sue velleità con parole d’amore e d’onore.

“Il cuore non sa nuotare e nelle tue lacrime rischia d’affogare. In questa tempesta che a volte ci attraversa, pare ogni speranza persa.”

Tornando alla silloge in questione, ci sono cose che magari non tutti capiranno, perché poco inclini alla poesia ‘semplice’ ma credetemi, a volte abbiamo la necessità di leggere anche cose più spensierate e meno impegnative, che poi per il poeta non sono mai ‘scarti letterari’.


VOTO IN COCCOLE: 5

 FIRMA DEL RECENSORE: ROBERTA CANU

 

*Ringraziamo l’autore e la casa editrice per la copia digitale dell’opera *

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