RECENSIONE: Perla di Emiliana De Vico



Titolo: Perla
Autore: Emiliana De Vico
Editore: Self Publishing
Genere: romanzo contemporaneo
Data uscita: 11 Febbraio 2020
Formato: Ebook: 3,99
Disponibile: Su Kindle unilimited

SINOSSI

Perla non è degna di essere amata. Le cicatrici che nasconde sotto i vestiti lunghi hanno molti significati, perlopiù incomprensibili a chi le sta attorno. Perla è una giovane donna sbiadita, poco reattiva e sempre lontana con i pensieri e con le intenzioni. Dopo un percorso di cura, accetta di lavorare presso uno studio legale e la riuscita diventa l'obiettivo da perseguire. Essere autonoma equivale a essere migliore.
Ma ogni posto ha delle tentazioni. Perla si trova a combattere con ogni oggetto e con la costante voglia di mollare. Quando pensa di non farcela, trova un appoggio nell'avvocato penalista Marco Della Rovere. Insieme a lui scopre piccoli piaceri negativi: respirare l'aria del mare, esporre le sue cicatrici al sole estivo, fumare una sigaretta in due.
Marco non si fa scrupoli, se c'è da proteggere diventa asfissiante. Difenderebbe il mondo intero, magari chiudendolo in una scatola e seppellendolo. Il rapporto con Perla lo mette in crisi, lo spaventa e lui si ritrova una combatterla nell'unico modo che conosce: togliendole la libertà.

RECENSIONE

Perla è una ragazza fragile e sensibile, inizia a lavorare presso lo studio legale Cavalea, grazie ad un particolare progetto.
Cavalea diventa il suo datore di lavoro; ha quel modo di fare gradevole e protettivo allo stesso tempo, un viso che può essere paterno. Ha stima di lei, e questo la fa sentire bene.
Nello studio, l'ordine è la caratteristica principale, tutti hanno un ruolo ben preciso, ma lei si sente fuori posto. Combatte da sempre contro un persistente senso d'inadeguatezza e di abbandono, e l’insicurezza la caratterizza.
Non si sentedegna di vivere.

Negli anni ha intessuto con la madre una relazione sbilanciata, che, nonostante i suoi apprezzabili progressi, non va a migliorare, e il suo urlo silenzioso resta inascoltato.
Desidera provare sofferenza quando viene ignorata, perché questo la fa sentire senza consistenza, invisibile, e non degna di essere amata. Il motivo per cui ha scelto quel comportamento deviante non lo sa.
La presenza di Marco, nello studio, è preziosa ma ingombrante. E' la voce di un che la sosteiene. E' la voce di un padre che le vuole bene. E' la voce dell’uomo che Perla sente di amare più di ogni altra cosa. Marco è un mezzo per trovare la soluzione a un dolore, la terapia al suo malessere.
Lui se n'è infatuato ma si comporta con lei in modo opprimente.
Una lettura non facile questa, una trama forte per intensità, che racconta come una giovane ragazza, che non ha avuto vita facile, si trova ad un bivio. E scegliere di volere per sé totale autonomia, di voler perseguire un percorso di guarigione, di desiderare per la prima volta di vivere per davvero, senza restrizioni o paure, è un puro atto di coraggio.
L'epilogo l'ho trovato coerente con i progressi ottenuti da Perla e con la sua voglia di trovare il proprio posto nel mondo, mantenendo però un profondo e radicato legame con il passato.

Quattro Coccole
Recensione a cura di Vicky Sp


*Ringraziamo l'autrice per la copia digitale.*

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